Il train bombing è una disciplina del writing che prevende il “bombardamento” con lettering e puppet dei vagoni dei treni. Ci sono writer che nella propria carriera scelgono di fare solo ed esclusivamente questa tipologia di graffiti writing mentre altri che lo evitano totalmente poiché più rischioso ed infine c’è chi sostiene che non sei un writer se non hai fatto almeno una volta un treno.
Cosa è la street art? – Street Art Graffiti Disagismi Urbani
Come si è arrivati dai muri ai treni?
Le origini del writing sono storicizzate e ne ho parlato in alcuni articoli. Se ti stai approcciando a questo mondo allora è fondamentale che tu sappia la storia dei graffiti e come tutto è nato. Ti invito quindi ad andare a rileggere gli articoli che ho scritto su TAKI 183, JULIO 204 e CORNBREAD.
I primi tagger lavoravano principalmente sui muri dei quartieri di New York: quindi come si è arrivati ai treni?
Il motivo principale è stato semplice: i ragazzi che taggavano i muri erano principalmente giovani ed utilizzavano i mezzi pubblici per spostarsi quindi qualsiasi superficie era adatta per lasciare la propria firma. Il fido compare di ogni giovane writer era il marker nero o bianco (raramente colorato), sempre pronto all’uso per scrivere il proprio nome su un muro, una porta o all’interno di bus e metropolitana.
I primi cambiamenti arrivarono negli anni 70 con la diffusione della vernice spray: ingrandire il proprio nome per renderlo più visibile rispetto a quello degli altri è considerato il primo passo verso l’evoluzione dello stile e del writing stesso.
I writer iniziarono a colpire i treni durante la notte, nelle yard, ma fu grazie ad un esperimento di Pear 136 che si iniziò a ragionare sui pannelli: questo writer con rullo e vernice iniziò a dipingere in alcuni parchi il suo nome per terra in lettere gigantesche affinché venissero lette dagli aerei. Altri writer presero ispirazione da questa cosa e fecero lo stesso su alcuni muri di una stazione della Broadway: fu la cosa più grossa mai vista in una metropolitana.
Super Kool 223 capì quindi che per evolvere il proprio stile e diventare il migliore avrebbe dovuto fare una cosa del genere sulla carrozza di un treno: una notte del 72 creò il primo masterpiece!
Il pannello di Super Kool sconvolse l’ambiente. Tutti ne parlavano, tutti volevano vederlo e tutti volevano farlo, ma c’era un grandissimo problema: per fare un pannello erano necessarie una o due bombole ed era impensabile a quei tempi sprecare un’intera bomboletta aerosol per una singola firma visto che se ne potevano fare fino a 50 più piccole.
Super Kool è stato anche il primo ad eseguire un pezzo così grande da coprire l’intera carrozza verticalmente, dando quindi vita a quelli che oggi sono chiamati top to bottom e whole car. Scrivere sui finestrini non era mai stato fatto poiché si dava per scontato che venissero cancellati: uscire dalle regole portò all’evoluzione del writing che passò quindi dal tag bombing al train bombing.
Le firme iniziarono a diventare una scena underground in un mondo già underground di suo: il writing era cambiato, per restare nel game non bastava più scrivere il proprio nome, bisognava farlo sulle carrozze, con stile e cercando di impressionare gli altri.
Come si dividono e si riconoscono i graffiti writing sui treni?
La storia e l’evoluzione che ha avuto il train bombing è assurda: si è passati dalle piccole tag all’interno dei vagoni a pezzi sempre più elaborati e complicati sulla parte esterna. Oggi ci sono migliaia di writer che colpiscono treni e metropolitane ed il giorno dopo aspettano con ansia di poter fotografare il proprio pezzo.
Se capita anche a te di osservare i mezzi pubblici perché il writing ti affascina e sei interessato/interessata a capire come riconoscere le tipologie di graffiti writing sui treni ecco quindi come si suddividono:
End to End (Back to back)
I due termini sono utilizzati in maniera equivalente anche se back to back a volte viene accostato anche ai muri. End to End indica le opere che ricoprono per intero la lunghezza di una carrozza, quindi dall’inizio alla fine. Sui primi libri dedicati al writing vengono spesso indicati anche come window-down per indicare il fatto che occupano tutta la parte della carrozza che si trova al di sotto del finestrino (WIDEE in Writing from the Underground)
Top to bottom
Questo termine indica i pezzi su treni che coprono la carrozza per la sua intera altezza, ma non per l’intera larghezza
Whole car
Uno dei sogni dei train bomber è sicuramente riuscire a chiudere un whole car e cioè un’intera carrozza. Riuscire a dipingere interamente il lato di una carrozza richiede skills avanzate e tempo, ma è un obiettivo che molti writer si pongono nella propria vita
Married couple
Molto raro come termine, l’ho incrociato su alcuni libri che parlano di writing e mi ha subito incuriosito: si tratta di due whole car affiancati che contengo opere collegate tra loro. Le MAC sono vagoni uniti che funzionano come se fossero uno solo
Whole train
L’apoteosi massima a cui un writer può puntare è quella di riuscire a coprire un intero treno. L’impresa non è impossibile, ma è veramente difficile: per questo motivo spesso questa tipologia di lavoro viene eseguito in crew
Pannello
E’ il termine utilizzato per indicare i pezzi eseguiti sui treni
Insides
Termine inglese utilizzato per indicare le attività di tagging ed etching nella parte interna delle carrozze della metropolitana
Ogni articolo che trovi su questo sito è stato scritto esclusivamente con scopo informativo e divulgativo. L'obiettivo è documentare ciò che accade per le strade delle città e fornire degli strumenti per poter comprendere un fenomeno urbano presente in tutto il mondo. Per nessun motivo questo sito incentiva al vandalismo o all'illegalità: ogni attività al di fuori della legge è fortemente condannata dai creatori di disagian.it e sconsigliata.