Street Art Revolution è una mostra che vale la pena visitare se ti trovi a Parma o nelle vicinanze, ma è importante avere la consapevolezza che quando si affiancano le parole “mostra” e “street art” abbiamo a che fare con una forzatura ed una mossa di marketing. La scelta quindi è tua: quanto sei appassionat* di street art realmente?
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Street Art Revolution | Il percorso espositivo
La prima cosa che mi ha colpito della mostra è l’idea di utilizzare il concetto delle metropolitane per raccontare i percorsi che l’arte urbana, in diverse sfaccettature, ha avuto. Ogni linea corrisponde ad una pseudo linea temporale che si va a districare in diverse zone del mondo e che coinvolge alcuni degli artisti che hanno fatto la storia della street art. E la cosa più bella sono gli scambi: proprio come se fossimo alla fermata Zara di Milano dove si incrociano Gialla e Lilla, oppure la nuova fermata San Babila dove si incrociano Blu e Rossa, ogni incrocio corrisponde ad una collaborazione o ispirazione tra artisti.
Sono quattro le linee principali che si vanno ad intersecare e che rappresentano le evoluzioni della street art in diverse zone del mondo:
LINEA M1 – Stati Uniti D’America
Se proprio dobbiamo trovare una forzatura è qui: Andy Warhol e Keith Haring sono sicuramente un po’ “estremi” all’interno del fenomeno della street art, ma guardando il mondo di oggi e la grandezza di questi nomi, per comodità si può accettare questa cosa. A seguire Jonone, un nome di cui si parla sicuramente poco; il più famoso OBEY ed in conclusione Mr Brainwash.
LINEA M2 – Francia
La Francia è sicuramente tra i paesi più importanti per quanto concerne l’evoluzione e la diffusione della street art in Europa. Uno dei più storici artisti urbani è Blek Le Rat, riconosciuto da tutti gli street artist come padre fondatore della street art europea e considerato spesso come forte ispirazione per il grande Banksy. Si collegano a questo grande nomi due altri artisti di livello altissimo come Jef Aerosol ed Invader.
LINEA M3 – Regno Unito
Sul regno unito i nomi sono davvero tantissimi, ce ne sarebbero a centinaia. In questo percorso sono esposti solo alcuni di questi come Banksy, Pure Evil e D*Face.
LINEA M4 – Europa (molto generalizzato)
La linea M4 è quella più eterogenea che cerca di toccare in maniera orizzontale più paesi e più stili, dando però un bellissimo passaggio della scena italiana. Partendo da questa, ci sono diversi nomi esposti con opere più concettuali ed altre più potenti e sovversive: Bo130, Microbo, StenLex, Biancoshock, Hogre e gli Orticanoodles. Guardando invece fuori confine, abbiamo grandi nomi come The London Police, Vhils, Pichiavo.
Mostra e Street art perchè non vanno d’accordo?
La risposta a questa domanda è presente proprio all’interno del catalogo della mostra (acquistabile direttamente in sede) e che spiega perfettamente tutto. Pizzuto, il curatore, ci dice che non c’era davvero bisogno di una nuova mostra di street art e, soprattutto, che non possiamo definire questo progetto come “mostra sulla street art”. E allora di cosa parliamo?
Parliamo di una provocazione che è perfetta per questo mondo, soprattutto per chi ne fa parte da tanto tempo. Anche se io per primo non sono un grande tifoso di questa tipologie di mostre, è innegabile che oggi siano diventate molto importanti e soprattutto che siano un forte veicolo per informare chi non ha tempo/voglia di comprendere cosa succede nelle strade. Oltre a questo sono la giusta vetrina per gli artisti che magari per anni ci hanno regalato arte nelle nostre città e che ad un certo punto meriterebbero anche la giusta ricompensa.
Quando si visita una mostra del genere bisogna essere consapevoli che si sta andando a visitare una collezione di stampe, oppure una serie di opere d’arte acquistabili (come in questo caso) e realizzate da artisti che hanno usato la strada come tela per anni. A volte si tratta di artisti che hanno avuto grande storia nel movimento, a volte si tratta di artisti contemporanei che hanno colto la palla al balzo: sta a te decidere con che occhi guardare le opere esposte.
Perchè visitarla o non visitarla?
Come sempre io non ti voglio influenzare: la scelta sul visitare questa mostra o non farlo deve essere totalmente tua, quindi ci tengo a condividere delle pillole che ti possano permettere di ragionare.
Partiamo dai pro, quindi perchè la dovresti visitare:
- Hai possibilità di approfondire alcune tematiche legata alla street art grazie alle guide audio realizzate da Artuu Lab (si può accedere tramite un apposito QR Code)
- Hai possibilità di scoprire nuov* artist*
- Hai possibilità di vedere da vicinissimo le opere e quindi studiarne i dettagli
- La location è davvero suggestiva ed il percorso è ben strutturato
Ed ora il perchè non la dovresti visitare:
- Non si tratta di opere “street”, ma di quadri e stampe
- I muri sono una cosa, le gallerie tutt’altro
- La strada può offrire molto di più di una mostra: devi solo impegnarti
- Puoi vedere in fotografia le stesse opere cercando online
Io in generale non ho questa grande attrazione verso le mostre che parlano di street art o writing, a meno che non siano delle personali in cui è possibile scoprire dettagli e studiare una determinata narrazione. Inoltre per me è sempre difficile accettare il concetto di pagare un ticket di ingresso per osservare questa tipologia di arte poichè da più di un decennio la studio sui muri della città e collaboro/parlo con gli artisti/writer.
Info utili per visitare la mostra Street Art Revolution
La mostra si terrà a Parma, presso Palazzo Tarasconi fino al 2 marzo 2025.
Il costo di ingresso varia ed è anche possibile partecipare a visite guidate, tutte le info sono disponibili sul sito: Street Art Revolution | Mostra di street art a Parma.
Curatore: Giuseppe Pizzuto
Direttore Creativo: Luca Bravo
A cura di: Deodato Arte & Wunderkammern
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