Street art Ravenna: un altro lato della città

Ravenna è una delle città più importanti dell’Emilia Romagna ed è una delle mete più interessate dai turisti appassionati di arte e soprattutto di mosaici: non è un caso infatti che a Ravenna sia passato ed abbia lasciato diverse sue installazioni il francese Invader.

C’è molta street art a Ravenna: la presenza di grandi muri ha fatto sì che negli ultimi anni diventasse anche una tappa fissa per i cosiddetti “street art hunter” e quindi è arrivato il momento di parlartene, spero che questo articolo ti tornerà utile per capire come organizzare il tuo viaggio!

Le differenze tra street art e graffiti writing Street Art Graffiti Disagismi Urbani

La domanda che mi fanno più spesso è "Quali sono le differenze tra street art e graffiti writing?". Si tratta di un terreno molto scivoloso, per mia esperienza è quasi impossibile mettere tutti d'accordo. In questo podcast vengono affrontate alcune delle diversità tra i due fenomeni artistici come ad esempio l'origine o il significato delle opere

Ravenna Street Art: ecco i quartieri da visitare

La prima cosa che mi sento di dire sulla street art a Ravenna è che i muri di grande dimensione sono davvero tanti e di qualità. Gli artisti che hanno lavorato per le vie dei quartieri di Ravenna sono decine e provengono da tutte le parti del mondo, alcuni più conosciuti, altri meno.

La seconda cosa da dire è che esiste una guida urbana che ti consiglio assolutamente di acquistare ed è a cura di Marco Miccoli (anche perché ha un costo davvero onesto e mi piace l’ottica con cui è stata ideata. La trovi QUI). Marco è un ex skater e da anni organizza a Ravenna il festival di Street Art Subsidenze grazie al quale è riuscito nel tempo a portare in città artisti urbani di fama mondiale (Per maggiori info sul festival leggi qui).

Detto questo, per esperienza personale, ti posso dire che non è sufficiente un giorno per poter visionare al meglio la street art a Ravenna poiché è diffusa in tante zone della città e spesso è necessario utilizzare i mezzi pubblici per muoversi (a meno che tu non sia fornito di auto o moto). Poi se sei disagiato come me e chiaramente sbagli fermata e/o numero di autobus, sicuramente un giorno non è sufficiente!

Quindi ti consiglio vivamente di capire quanti giorni potrai dedicare alla street art di Ravenna e di conseguenza organizzare il tuo itinerario.

Via Gulli e la cittadella della street art

Anche se questa via rientra nel quartiere Darsena, ho voluto isolarla perché si tratta effettivamente di una zona a parte con tantissimi muri, il tutto nel giro di 500 metri. Piccola premessa, se ti piace lo stile di Camilla Falsini, fai un salto in via Pag.

In via Tomaso Gulli si trova un complesso condominiale che negli ultimi anni è stato battezzato “cittadella della street art” e che è raggiungibile facilmente con un pullman. Qui, sulle facciate interne ed esterne dei palazzi sarà possibile vedere muri di Ericailcane, Basik, Bastardilla, Zed1, Luogo Comune, Millo e soprattutto uno dei pochi (se non l’unico) muro di Biancoshock.

Insomma, si tratta effettivamente di un tesoro nascosto a qualche km dal centro di Ravenna che devi assolutamente visitare se ami la street art e vuoi conoscere l’arte urbana di Ravenna. Piccola postilla: alcuni di questi muri si animano tramite realtà aumentata, quindi se sei appassionat* del genere, scarica l’app ARIA The AR Platform.

La zona dello Stadio da Hyuro a Millo

La zona stadio a Ravenna non è così caotica come il nome può far sembrare: ci sono palazzine, ma anche piccole villette e poi chiaramente c’è lo stadio Benelli al cui fianco è presente un parcheggio dove il mercoledì ed il sabato è organizzato il mercato rionale e tutta una serie di scuole, dalle primarie alle superiori.

Proprio su uno dei muri dell’Istituto Tecnico Industriale Baldini si trova l’opera di Millo, nel suo classico stile in bianco e nero, dove due figure distese su una città osservano il proprio smartphone, forse pensandosi, ed al centro un insieme di pin sulla mappa forma un cuore.

A qualche metro di distanza si trova anche un’opera di SeaCreative, artista di Varese di cui ti ho parlato anche nel mio articolo sulla street art a Milan (Che se non hai letto ti invito a guardare perchè è la guida più completa sulla street art di Milano che potrai trovare in giro).

Presso il Giardino delle Sorelle Mirabal, a pochi passi dallo stadio si trova invece l’opera di Hyuro, artista argentina venuta a mancare qualche tempo fa, ma che mi ha sempre affascinato: questo per me è uno dei murales di Ravenna più belli; dalla parte opposta invece, andando verso via Punta Silo sarà possibile incrociare un’opera di Zed.

Sono presenti altri muri, alcuni invader ed alcuni poster di Blub, ma lascio a te scoprire dove si trovano!

La zona del centro storico

La zona del centro storico di Ravenna non è certamente caratterizzata da grandi muri ed opere gigantesche di street art: parliamo di un borgo storico con edifici ed opere d’arte ravennate, una vera perla dell’Emilia Romagna. Forse è anche per questo motivo che in questa zona nel giro di qualche anno si sono diffusi gli interventi di artisti urbani le cui opere sono di piccole dimensione, ma che raccontano sempre delle storie come i mosaici di Invader (immagini pixelate che rappresentano importanti icone pixelate), gli omini di Exit.Enter, i poster di Blub, di Zed1 e di Ache77 e qualche stencil di About Ponny.

Dante murales a Ravenna e non solo

Capitolo a parte per il murale di Dante a Ravenna poiché si tratta di un’opera realizzata dall’artista brasiliano Kobra nel 2016; conosciuto in tutto il mondo per la sua capacità di riprodurre volti mescolando i tratti umani con i colori in segno di inclusività e condivisione, il Dante di Kobra è una delle poche opere in Italia dell’artista ed è anche stato il primo muro dedicato al Sommo Poeta che proprio a Ravenna è sepolto. 

Il muro si trova in via Pasolini ed è perfettamente conservato: non sarà difficile trovarlo anche perché se gli abitanti della città noteranno il vostro interesse per l’arte urbana vi diranno subito “Vai a vedere il murale di dante, si trova lì!”.

Speciale Dante Plus

Nel 2021 per le vie di Ravenna (precisamente in Via Zirardini) sono stati affissi una serie di manifesti che ritraevano Dante in vari stili: si tratta infatti di opere realizzate da diversi artisti italiani e non alcune delle quali presentano anche un’animazione speciale attivabile con il proprio smartphone. Un’interessante idea per avvicinare anche le nuove generazioni all’arte ed alla storia della città.

Questo progetto, gestito ed organizzato sempre da Bonobolabo, è stato ripetuto nel 2022 con dei nuovi poster: un esempio perfetto di sinergia tra arte, città, storia e futuro.

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Dante Plus 2022 – Foto offerta da Bonobolabo

La Darsena

Per chiudere il cerchio e tornare a parlare dei grandi muri, probabilmente il quartiere più importante quando si parla dei Murales di Ravenna è la Darsena.

Principalmente le attività di arte urbana sono suddivise in due zone: i muri dei condomini tra Via Fiume, via Grado e via Lanciani e tutta la zona che definirei la vera Darsena, cioè quella in via D’Alaggio, vicino al canale.

Nella prima parte si possono vedere muri mantenuti davvero bene, di grandi dimensione: le opere che ho trovato personalmente più belle sono quella di Nemo’s (Via Grado), con il suo classico stile molto crudo e d’impatto e quella di Tellas in Via Umago. Camminando si potranno poi incontrare opere di Rustam QBic, Reve+, Jim Avignon, Gola Hundun e Pixel Pancho.

Nella seconda parte, quella più vicina ad una vera e propria darsena, per me le opere più interessanti sono quelle di Dzia, muralista belga che ho incrociato spesso nei miei viaggi (Per esempio a Praga e Torino), e quella di About Ponny, raro caso di stencil di grande dimensione. Ci sono poi tantissime altre opere come quella di Geometric Bang, Hope, Gummy Gue allo skate park e diversi altri writer/artisti italiani sparsi qua e la (però attenzione perché parte di questi ultimi muri era in fase di demolizione durante il mio passaggio quindi potrebbe non esserci già più).

Menzione a parte è da fare per la gigantesca opera di Ericailcane in via Salona, visibile sia di giorno che di notte, ma difficile da raggiungere senza auto.

Proprio questo agosto, per l’ultima edizione del festival Subsidenze, è stato coinvolto l’artista ravennate M Fulcro (Già autore di alcuni bellissimi poster su Dante in centro città) il quale ha dipinto tre monoliti installati di fronte al Darsena Pop Up.


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