Parlare della street art a Bologna non è facile, quindi ho voluto creare dei video e portarti in prima persona in giro con me alla scoperta della street art bolognese e dei suoi graffiti: guardali!
La storia della città, il forte legame con l’arte urbana, ma soprattutto l’alto numero di artisti e di opere presenti nei vari quartieri mi ha reso la vita complicata, ma posso dirti che questa è una delle guide alla street art di Bologna più complete che troverai!
Cosa è la street art? – Street Art Graffiti Disagismi Urbani
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Street Art a Bologna
Se dovessi consigliarti una città da visitare con calma, a piedi o in bicicletta, ti direi sicuramente Bologna: è importante provare a soffermarsi ed osservare bene alcuni muri anche perché, come già successo, potrebbero sparire da un giorno a l’altro.
Se non conosci la storia dei muri di BLU cancellati e distrutti, ti potrebbero interessare i miei due articoli sul writer BLU e su come si strappano i graffiti dai muri.
Vediamo quindi qualche quartiere e qualche luogo che dovresti visitare per cercare street art a Bologna: ecco i miei consigli per crearti un itinerario sulla street art a Bologna.
Street art nel centro di bologna
All’interno del centro storico di Bologna è facilissimo incontrare opere di street art e tag. Basta camminare al di sotto di uno dei tanti portici che caratterizzano la città per incontrare scritte sui muri, poster, tag e arte urbana.
Tra i nomi che si possono facilmente riconoscere ci sono Exit Enter, Cake$ Stencil, Merio, Bibbito, JamesVega, Lo Sbieco, Snem, Lediesis, Fijodor, Asino, Sharko, DressCodeGuru… e davvero tanti altri. (Senza offesa per nessuno, ho fatto un elenco a memoria di quello che ho incontrato nell’ultimo mio passaggio a Bologna a Settembre 2021)
Di particolare interesse è sicuramente Via Pratello dove si trova la “Galleria D’Arte Pubblica Pratello”: distribuita su circa 600 metri, tra locali diurni e notturni, questa galleria a cielo aperto è sicuramente da andare a vedere se vuoi dedicare una giornata alla street art bolognese.
Le saracinesche delle varie attività presenti sulla via, ma anche le pareti stesse dei portici, sono state dipinte e rese uniche da diversi artisti come Bisser, About Ponny, Alice, Andrea Casciu, Ericailcane, MP5, Psiko, Guerrilla SPAM e tantissimi altri. (Anche qui, non si offenda chi non è stato nominato, non è il caso di appesantire la lettura con un elenco infinito di nomi).
Alla fine della via, non perderti l’opera spettacolare di Ericailcane, molto recente e piena di dettagli.
In via Orfeo, presso l’ex caserma occupata da Labas, è possibile vedere alcuni dei muri secondo me più belli di Bologna: quello di Bisser e quello di Nemo (quest’ultimo gigantesco). Non mancano poi opere di altri artisti, ma ti invito ad incamminarti e raggiungere questo luogo per capire veramente di cosa parlo.
Infine, se ti piace il realismo, ti consiglio di andare a visitare la sede Cisl in via Milazzo: Dado e Mambo hanno creato un’opera veramente di alto livello.
Aggiungi al tuo itinerario anche Via Zamboni e Via Del Guasto, non te ne pentirai. (Via del Guasto è stata chiusa ed è in via di riqualificazione)
Quartiere Navile (Bolognina, Lame, Corticella)
Partiamo dalla Bolognina: quartiere multiculturale in cui sono presenti alcuni grandi muri che ti consiglio di andare a vedere appena arrivato.
Il primo si trova subito in via Fioravanti, sulla parete di un parcheggio multipiano ed è di DAIM: si tratta di un grande lettering 3D. Poco più avanti, in via Colonna, sono invece ben visibili i muri di Eron (nel suo classico stile) e DOES (un lettering digitale). Infine in via Passarotti è presente l’enorme muro (astratto) di Schuyff (che non è proprio uno street artist, ma è comunque un’opera carina).
In via Yuri Gagarin, quartiere LAME, sono poi presenti altri 3 muri: in ordine JOYS, Deco Rabiscando e Rusty.
Oppure puoi incentrare la tua visita su Corticella, un rione che negli ultimi anni sta subendo una trasformazione pazzesca grazie all’arte urbana: la Zona NG 6.16 (Navile-Gorki 6-16) è il luogo dove andarsi a perdere e cercare. Qui si possono trovare opere di artisti molto conosciuti come Cheko, Solo&Diamond, Bartocci, Guerrilla SPAM, Andrea Casciu e tanti altri nomi.
Quartiere San Donato
Un altro quartiere interessato dal fenomeno dell’arte urbana a Bologna è San Donato, nello specifico Via Del Lavoro: percorrendo questo viale sarà possibile vedere 3 grandi muri di altrettanti artisti.
Se preferisci opere più astratte ed elaborate, allora dirigiti verso i muri di Dado e di Etnik (ad inizio via, civici 1 e 3), altrimenti al numero 18 potrai vedere l’elefante di Honet.
Presso la scuola Primaria Gualandi, in via Beroaldo è possibile vedere un’opera di PEETA (non è molto grande)
Altri due muri si trovano in via Macchiavelli e sono di Dado e Pazo.
Il Ponte Stalingrado
Lungo la statale Porrettana è possibile incontrare un ponte che collega la zona di San Donato/Bolognina al centro città.
Lungo questo ponte è possibile vedere un’infinità di opere di arte urbana, in continuo cambiamento.
Personalmente l’opera più bella che sono riuscito a vedere è quella di Cake$ Stencil, artista sempre politicamente orientato che con pochissimi colori e semplici forme riesce a trasmettere messaggi molto forti.
Progetti e festival di street art e writing a Bologna
Negli anni sono stati diversi i progetti nati e che ancora vanno avanti sul territorio bolognese. Si può dire che si tratta di una città che è riuscita davvero a tendere una mano all’arte urbana.
URBANA – Underground Art Project (DumBO)
Nel 2021, tra maggio e Giugno, si è svolta la prima edizione del festival URBANA a Bologna che ha visto protagonisti alcuni nomi importanti nella scena italiana come Bartocci, Corn79 e Zamoc. 2022 e 2023 l’evento si è ripetuto: qui puoi trovare maggiori info URBANA ART PROJECT.
Nella sede del DumBO, uno degli spazi urbani rigenerati secondo me più interessanti d’Italia (Ex scalo ferroviario Ravone), si sono svolte mostre, laboratori ed attività di livepainting che hanno permesso di far conoscere ai locals questo nuovo spazio e soprattutto di procedere con il lavoro di rivalorizzazione dell’ambiente.
Ti parlo di superfici di circa 1000 metri quadri, un campo da basket ed altre pareti tra cui una del Collettivo FX: è qualcosa di spaziale, devi entrarci e passarci del tempo per capire.
Nel 2024, complice il mio viaggio per visitare FRONTIERA40 (una delle mostre legata al writing più importanti degli ultimi anni), sono tornato al DUMBO per vedere i nuovi muri e nonostante un tempaccio, sono contento di averli documentati in questo video!
Block The Wall
Questo progetto organizzato dall’Associazione Culturale BLQ (Block Culture), formata ad diversi writer ed artisti bolognesi, ha permesso negli anni di portare arte urbana rigenerante in diversi angoli della periferia bolognese.
Uno dei più interessanti è sicuramente via Martelli (dal civico 11 al 16), dove sono presenti grandi muri su alcune facciate delle palazzine ACER ad opera di Tawa, Mambo, Dado, Pazo e Lokiss
Altri muri della BLQ si trovano in via Negrelli, in via Henghel Gualdi e presso la Stazione San Vitale.
Frontier
Si tratta di un progetto che oramai ha più di 10 anni, ma i suoi muri sono ancora ben visibili.
Nel 2012 si è cercato di avvicinare gli abitanti di alcune zone di Bologna al writing ed alla street art, provando ad aprire un dialogo che permettesse di spiegare e rendere più comprensibile il fenomeno del writing: per questo motivo nacque “Frontier, la linea dello stile”.
Il nome è molto importante per chi è appassionato di arte urbana, infatti richiama “Arte di Frontiera. New York Graffiti”, la mostra di writing per eccellenza tenutasi nel 1984.
In totale i muri dedicati a questo progetto sono stati 13 e ed alcuni ancora oggi visibili: ne fanno parte i 3 muri di Via del Lavoro (Quartiere San Donato) e quelli di via Colonna (Quartiere Navile), i muri di largo Caduti del lavoro, il muro di POESIA in via XXi Aprile 1945 38 e l’opera di Bastardilla in via Tolmino (Vicino al Liceo Righi)
Utepils 2017
Nel 2017, presso il vecchio Làbas (la ex caserma Masini), si è svolto il festival UTEPILS a cui hanno partecipato diversi writer e street artisti italiani ed internazionali.
Oltre agli occupanti del centro sociale, hanno fatto parte dell’organizzazione del festival anche i ragazzi di Urban Lives, sempre in prima linea quando si tratta di raccontare (e vivere in prima persona) storie riguardanti il mondo underground, urban e del writing.
I risultati di tale festival sono ancora ben visibili (almeno nella parte esterna): vai in via Orfeo e capirai di cosa parlo!
Cheap
Cheap Festival è probabilmente il festival di poster art più famoso ed importante di Italia: nato nel 2013 da un’idea di 6 donne, ha invaso gli spazi urbani per anni portando messaggi sempre diretti e forti con l’idea di coinvolgere l’osservatore e portarlo ad approfondire il tema esposto (ma CHEAP non è solo questo).
Hanno partecipato a Cheap durante gli anni decine e decine di artisti italiani ed internazionali come Mp5, Sten&Lex, Lucamaleonte, Hyuro, Orticanoodles, Guerrilla Spam, Alberonero, Guerrilla Girls, Bifido, Nemo’s, Vinz Feel Free … e veramente tanti altri nomi conosciuti e meno conosciuti del mondo delle arti urbane.
Le location attaccate da CHEAP durante gli anni sono state diverse e cambiano nel tempo: devi perderti per Bologna e seguire assiduamente i loro social per essere sempre sul pezzo!
Writing ed Hall Of Fame
Sono diverse le hall of fame distribuite sul territorio bolognese, soprattutto nelle zone più periferiche. Alcune sono riuscito a visitarle, altre ancora no (spero di poterci passare nel mio prossimo viaggio).
Via Emilio Zago è una delle più interessanti e si trova vicino al ponte stalingrado citato sopra. Qui c’è un continuo via vai e cambio di pezzi, quindi vale la pena vederla anche perchè i muri sono belli alti.
Altra interessante è in Via Vezza, praticamente la continuazione della via precedente, ma i muri si trovano più o meno all’altezza del civico 22.
Arrivando da Via Innocenzo Malvasia, sulla ciclabile di Via del Chiu si trova un’altra hall of fame lunga più di 200 metri: anche questa, se ti interessa il writing, è da vedere.
Infine, alle spalle di Via Martelli, si trova un’altra piccola hall of fame: se ha inserito nel tuo itinerario i muri del Block The Wall, vale la pena dedicarci 10 minuti.
La città di Bologna è magnifica artisticamente parlando e basta girare un qualsiasi angolo per trovare scritte, poster ed opere di street art, sia grandi che piccole. Sono presenti anche diverse scritte e slogan politici, ma anche queste fanno parte dell’anima della città e vanno comprese, non stigmatizzate (Posso comprendere se non ti piacciono, ma non far sì che influiscano sulla tua ricerca di street art).
Sono comunque certo di aver dimenticato qualcosa… sentiti liber* di scrivermi così da aggiungere ciò che manca al mio prossimo viaggio ed a questo articolo!
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