Roma è da sempre una città magica, dove è possibile vedere con i propri occhi la storia del nostro paese. La capitale è considerata una delle fonti di ispirazioni più importanti per gli artisti ed è infatti qui che nascono alcuni dei nomi più interessanti della street art italiana come ad esempio Alice Pasquini di cui vi ho parlato in un articolo tempo fa.
Solo e Diamond sono un duo artistico che nasce proprio tra le vie di Roma: due ragazzi che dopo aver studiato e sviluppato degli stile personali totalmente diversi, hanno unito le proprie forze dando vita ad un mix artistico tra i più interessanti nella street art di oggi (o forse meglio considerarla arte muralista contemporanea).
Le differenze tra street art e graffiti writing – Street Art Graffiti Disagismi Urbani
Due artisti artisticamente distanti, ma vicini
L’eleganza dello stile liberty di Diamond si intreccia sui muri con lo stile Pop Fumettistico di Solo generando delle opere prive di staticità: l’occhio si muove continuamente da destra a sinistra dall’alto verso il basso per capire e studiare la scena rappresentata dagli artisti fino al raggiungimento finale del messaggio celato dall’opera stessa.
Flavio Solo
Solo (Carbonaro Flavio) è nato a Roma, zona Trullo, nel 1982 ed ha studiato presso l’Accademia di belle arti di Roma. Vicino ai graffiti dai primi anni 90, negli anni successivi alla sua laurea Solo espone in diverse gallerie, partecipa a vari progetti, sia artistici che video e si avvicina al mondo del fumetto italiano.
Nel 2015 organizza il Festival Internazionale della poesia di strada, proprio tra le vie del Trullo.
Fortemente influenzato dalla Pop Art, Solo decide di utilizzare il linguaggio universale del fumetto all’interno delle sue opere e dei suoi muri: tutte le fasce d’età in tutto il mondo possono comprenderlo. Inoltre nei suoi muri Solo cerca sempre di creare qualcosa che possa essere compreso dai fruitori e non solo dagli studiosi: secondo l’artista, il creatore dell’opera dopo aver terminato il proprio lavoro, andrà via, ma il muro ci sarà per sempre e quindi è fondamentale che racconti qualcosa.
Oggi Solo appare sempre meno in foto e video e quando decide di farlo, indossa una maschera: per l’artista tutti indossano prima o poi una maschera e lui ha deciso di farlo in questo ambito, considerandola quella cosa che gli permette di essere sè stesso e sentirsi a proprio agio.
Crazy Diamond
Diamond (Stefano Biagiotti) è nato a Roma nel 1977 ed anche lui, dopo essersi diplomato a liceo artistico, complita i suoi studi terminando l’Accademia di belle arti di Roma.
Diamond sin dai primi anni 90 lascia le sue tag in giro per i muri dei quartieri di Roma e questo gli permette di apprendere rapidamente l’utilizzo dello strumento alla base del writing: la bomboletta aerosol.
Nella capitale è uno dei primi writer ad effettuare il passaggio da un movimento artistico quale è il graffiti writing, ad un linguaggio più fruibile dal pubblico come la street art. Le capacità innate dell’artista, unite agli studi, gli permettono di lavorare con la massima facilità su diverse superfici e sfruttando le varie tecniche, passando dallo stencil al pennello, dallo spray alla matita.
La street art di Diamond è influenzata fortemente dai movimenti artistici del fine ‘800: le sue opere murali richiamano i quadri di Klimt e Mucha, massimi esponenti dell’Art Nouveau.
Nei suoi muri la figura femminile è sempre il soggetto principale, ma non mancano mai i riferimenti al suo passato da writer: all’interno della sua opera l’artista cerca sempre di inserire una scritta oppure una parola sempre caratterizzata da una raffinatezza calligrafica frutto di uno studio continuo della lettera.
Le storie e le emozioni che le opere di Diamond trasferiscono all’osservatore sono molteplici, come le facce di un diamante (altro elemento spesso presente nelle sue opere), da cui l’artista infatti prende nome.
Solo & Diamond assieme per amicizia, passione e lavoro
Da qualche anno a questa parte i due artisti romani collaborano assieme girando per il mondo e lasciando la propria firma sui muri delle città. Lo stile di Solo e quello di Diamond si mescolano perfettamente: si tratta di qualcosa di nuovo, nessuno fino ad oggi aveva pensato di avvicinare due movimenti artistici come il Liberty e la Pop Art.
I muri ideati dai due artisti sono solitamente suddivisi a metà, creando quindi un intreccio continuo tra i soggetti: l’opera sembra essere divisa in due “sotto-opere” che, parlandosi tra loro, richiamano continuamente l’una l’altra creando un continuo dinamismo.
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