Reggio Emilia: street art e graffiti

La street art a Reggio Emilia è ben diffusa per la città, ma anche per i paesi di provincia. Non c’è mai stato un grande evento che abbia portato il muralismo urbano come lo intendiamo oggi tra le vie della città, ma il patrimonio artistico lasciato dal Collettivo FX sui muri della città, della provincia e delle campagne è davvero invidiabile. Se ci mettiamo poi tutto quello che è successo presso l’impianto, mai abbandonato, ma in disuso delle Ex Reggiane, allora possiamo dire tranquillamente che a Reggio Emilia la street art ha una storia importante!

Cosa è la street art? Street Art Graffiti Disagismi Urbani

Cosa è la street art? una domanda a cui non è sicuramente facile rispondere. Proviamo a capire oggi cosa si intende con questo termine e da dove ha origine il tutto

Street Art Reggio Emilia: itinerario da seguire

Se vuoi fare una passeggiata diversa tra le vie di Reggio Emilia e scoprire qualche angolo al di fuori della cerchia del centro città e della città vecchia, allora ti conviene organizzarti ed iniziare a pianificare un bel giretto. La città non è enorme e con i pullman si riesce a raggiungere tutto, ma alcune cose sono un po’ distanti quindi meglio esser preparati/e. Se invece non hai tempo, ma sei interessato all’arte urbana di Reggio Emilia, goditi il mio video!

Gattaglio: Vesprini al centro sociale

Il Gattaglio è un quartiere che si affaccia direttamente sul centro di Reggio Emilia, ma alla fine, centro non lo è. E’ un quartiere che vive di vita propria, con i suoi spazi, le sue persone e la sua storia: anche questo rende affascinante ed interessante camminare tra le vie che lo caratterizzano.

Piazza del Gattaglio è un punto di riferimento per questa zona ed anche uno snodo importante: è da qui infatti che passa il ponte che permette di oltrepassare il Crostolo e spostarsi verso le zone più esterne della città. In questa piazza potrai trovare il centro sociale Gattaglio e proprio sulle sue mura esterne è possibile vedere un’opera di muralismo urbano contemporaneo (chiamarla street art per me non è corretto) realizzata da Giulio Vesprini. L’opera, astratta, è composta da diverse forme e colori che vogliono richiamare in maniera diretta dei focus fondamentali della zona come il verde e l’azzurro della natura o il rosso della festa dell’unità. In centro è anche possibile leggere le parole che danno il titolo all’opera “E SOM DAL GATTO“, cioè “siamo del gatto”, siamo del quartiere.

Crocetta: la Biblioteca San Pellegrino e la Palestra

Il quartiere Crocetta è un quartiere periferico residenziale di Reggio Emilia, facilmente raggiungibile in bus in meno di una decina di minuti di pullman dal centro storico.

In questa zona è possibile trovare due dei più grandi muri di Reggio Emilia: il primo si trova presso la Biblioteca San Pellegrino ed è opera di Castagnetti ed Hang: degli animali con dei libri ammassati sulla loro testa. Si tratta di un messaggio di integrazione e cultura, forse un po’ incasinato, ma che comunque da un bel colpo d’occhio.

Poco distante, sui muri esterni della Palestra Dalla Chiesa è poi possibile vedere un’opera dal titolo UBUNTU che vuole celebrare la pace e la connessione tra i popoli e richiamare la filosofia di Nelson Mandela e è stata proprio realizzata in onore del centenario della sua nascita

Viale Piave: il muro per Sylvester

Di fronte a Porta Santa Croce, nella zona esterno a Viale Piace, è possibile vedere un’opera molto importante per la collettività di Reggio Emilia. Nella parte esterna delle scale che permettono di passare al di sotto della ferrovia è stato realizzato un murale dedicato a Sylvester Agyemang, un ragazzino venuto a mancare qualche anno fa sbattendo la testa fortemente sul marciapiede mentre scendeva dall’autobus.

L’opera visibile oggi è il terzo restauro effettuato dagli artisti Dada, Neko e Maik poichè con il tempo, purtroppo, il muro è stato vandalizzato in malo modo. Ad oggi è comunque abbastanza pulito da permettere di riconoscere il volto del ragazzo e ricordarci quanto sia importante la sicurezza anche sui mezzi pubblici.

Via Bligny: muro storico del Collettivo FX

Come già citato ad inizio post, il Collettivo FX si è formato ed è cresciuto tra le vie di Reggio Emilia (città e provincia), quindi nel tour alla scoperta dei muri non deve mancare assolutamente una loro opera. Una delle più facili da raggiungere e mantenute benissimo nonostante il tempo si trova in via Bligny 52. Il titolo dell’opera è “Il Pistelli e la macchina del futuro”: si tratta di una specie di gioco in cui questa figura, tramite una serie di meccanismi e scelte, può decidere come spostare il futuro.

Magari il messaggio non è potente come tante loro altre opere, ma è il muro perfetto per comprendere lo stile del Collettivo FX. Considera comunque che seguendo questo itinerario con i mezzi o in auto, avrai modo di incrociare altre loro opere… ma dovrai guardarti bene attorno.

Tondo: LabAQ16 e Via Copernico

Il Tondo è un quartiere semi periferico nella zona Nord di Reggio Emilia racchiuso perfettamente da due tratte ferroviarie. Si tratta di un quartiere residenziale molto tranquillo tra le cui vie è però possibile trovare alcune perle legate al writing e la street art.

Sicuramente il primo luogo da visitare, ma solo se interessati al genere, è il Lab AQ16, uno spazio autogestito e laboratorio dal 97. Questo centro sociale è tra i più duraturi della zona ed è un punto di riferimento quando si parla di arte urbana: basta guardare i muri all’esterno ed all’interno per capire il forte legame presente tra l’arte ed il Lab. Anche nelle zone limitrofe è facile incontrar muri e spazi dipinti

Il secondo luogo è Via Copernico, vicino alla sede dell’agenzia Web Scriptum: proprio loro hanno finanziato e seguito diversi progetti in città, tra cui quello dei muri presenti sulla rotonda a pochi passi dalla loro sede.

Kobe Bryant ed il legame con Reggio Emilia

Sparsi qua e là per la città di Reggio Emilia si possono incrociare diversi murales dedicati alla figura di Kobe Bryant, ma per quale motivo? Tutto è ben spiegato vicino al palazzetto in centro città con dei cartelloni che raccontano la storia del fenomeno del basket. Kobe infatti ha trascorso alcuni anni della sua vita in Italia (per chi non lo sapesse, parlava quasi perfettamente italiano), proprio a Reggio Emilia, poiché il padre militava nella prima squadra della città.

I muri sono visibili direttamente sui muri del PalaBigi, in Via Daniele Fontana 31 ed in via XX Settembre

Centro Storico: occhi aperti

Il centro storico di Reggio Emilia sulle pareti è davvero molto (troppo) pulito, ma camminando in giro ed osservando bene non sarà difficile incrociare decine di sticker e qualche poster appiccicato soprattutto sulle piccole cabine di luce o rete telefonica.

Da segnarsi sicuramente il muro di James Kalinda – Neko – Psiko intitolato Tra Atena e Prometeo: la conoscenza.


Street Art Reggiane: ecco cosa devi sapere

La prima cosa che voglio dirti è che le Reggiane non sono e non devono essere considerate un luogo turistico. Non è un luogo in cui addentrarsi per andare a vedere street art e fare delle semplici foto profilo per Instagram. Le reggiane sono uno spazio che ha vissuto tante vite, una delle ultime quella legata all’arte urbana pura, spontanea e non legata al profitto.

Quindi per me è importante: se il tuo spirito è quello di fotografare le cose belle e colorate, non andare entrare negli spazi chiusi delle reggiane, non potresti comprendere la profondità e l’importanza storica dei muri presenti al loro interno.

Oggi le Reggiane sono diventato uno spazio polifunzionale: uffici e laboratori la fanno da padrone. E’ una rigenerazione che se fatta nel modo giusto può portare giovamento a tutti e tutte, a parte chi nelle ex reggiane ha trovato dimora per anni.

Nella parte esterna delle reggiane sono presenti ancora dei muri realizzati da artisti internazionali e nazionali, ma pian piano stanno scomparendo. Al suo interno poi sono centinaia i muri dipinti e le opere. Si rimane davvero senza parole guardando la quantità di opere presenti all’interno di questi mostri industriali. Inoltre, spostandosi verso la stazione è possibile imbattersi in diversi che si affacciano sullo skatepark e che sono stati realizzati durante alcune jam che si svolgono ancora qui, in onore anche degli storici ritrovi all’interno degli spazi oramai non accessibili.

Per navigare nelle reggiane e la sua street art ti consiglio di utilizzare questo sito: https://reggianeurbangallery.it/

Reggiane Street Art – Attenzione

Ultima nota in merito alle reggiane: non ho volutamente condiviso in questo articolo foto scattate nei vari anni riguardanti muri presenti all’interno degli edifici chiusi delle reggiane poiché trovo che non sia il luogo adatto. I muri raccontano delle storie e dei momenti precisi che oggi, a causa della gentrificazione in atto, non hanno più senso.

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