Writing e street art sono due forme d’arte che continuano ad evolversi e l’ultimo cammino intrapreso da diversi artisti è quello di portare il proprio stile e la propria capacità creativa all’interno del metaverso.
Il metaverso è un concetto nuovo, complicato (ma neanche tanto), che richiede un minimo di studio per comprenderne le potenzialità, ma una volta capito come muoversi al suo interno il gioco è fatto.
Anche la street art ed il writing sono approdati all’interno di questo nuovo mondo ed uno dei progetti italiani più interessanti del 2022 sono i Cryptopuppets di Lapo Fatai.
Le differenze tra street art e graffiti writing – Street Art Graffiti Disagismi Urbani
Chi è Lapo Fatai
Lapo Fatai è uno street artist italiano e nonostante sia nato a Milano, il suo primo approccio al graffitismo ed al writing avviene in Spagna.
Lapo infatti si trasferisce da giovanissimo a Palma di Mallorca con i genitori ed è qui che in età adolescenziale inizia ad avvicinarsi al mondo della aerosol art. Le prime scritte, i primi lettering e la prima crew: tutto da autodidatta.
Tornato in Italia, frequenta l’Accademia di Belle arti di Brera e perfeziona il suo stile con strumenti diversi dalla bomboletta spray, ma è comunque questo il mezzo principale a cui ancora oggi è fortemente legato poiché è quello che trasmette più libertà di espressione e permette di lavorare su grandi superfici in maniera migliore.
Il puppet di Lapo Fatai
Da diversi anni Lapo Fatai dipinge sui muri milanesi specializzandosi soprattutto nella creazione di puppets piuttosto che di lettering (ha comunque più volte dimostrato di essere in grado di lavorare con le lettere) ed è proprio grazie a questa scelta che il suo nome ed il suo stile iniziano ad essere riconosciuto.
Il puppet che lo caratterizza consiste in un un volto con un sorriso gigantesco ed uno sguardo che definirei furbo: nelle zone dedicate al writing ed alla street art milanesi uno sguardo attento troverà quasi certamente una sua opera.
Se non conosci le zone di Milano dedicate a writing e street art, allora ti consiglio di leggere la guida completa sull’arte urbana a Milano.
Il muro in piazzale Brescia
Negli ultimi anni Lapo Fatai guadagna una grande fetta di notorietà grazie ad un’iniziativa che gli permette di dare vita ad uno dei primi muri italiani dedicati agli infermieri che durante la pandemia ed il primo lockdown hanno sostenuto ritmi devastanti per salvare vite e garantire sicurezza ai più deboli.
Il muro di piazzale Brescia a Milano è entrato nel cuore dei cittadini ed è oggi da considerare un forte spartiacque per la street art milanese poiché ha dato inizio ad una rivoluzione importante sui muri della città che da quel momento hanno iniziato a cambiare volto e tingersi di colore.
Lapo Fatai nel metaverso
Lapo si è sempre dimostrato un passo avanti rispetto al mondo dell’arte ed a fine 2021 ha iniziato a lavorare ad un nuovo progetto con l’obiettivo di portare la sua esperienza di artista all’interno della digital art.
Si è trattato di un esperimento rischioso, senza alcuna certezza, ma la mentalità imprenditoriale di Lapo e la sua visione hanno fatto la differenza portandolo a diventare uno dei primi street artist ad avere un progetto ben avviato all’interno del mondo digitale e del Web3.
Cryptopuppets: NFT di Lapo Fatai
Il progetto ideato da Lapo Fatai e che ha avuto (e continua ad avere) un grande successo è composto dai Cryptopuppets: una serie di 111 NFT rappresentanti l’alter ego dello street artist ognuno dei quali caratterizzato da diverse peculiarità.
Lapo ha voluto coniare questo nome unendo la parola Crypto, fortemente legata al mondo della digital art e del metaverso, alla parola puppet, legata invece al mondo del writing: l’avatar rappresentato infatti altro non è che il suo puppet, ciò che da sempre lo rappresenta.
La caccia al tesoro
Lapo Fatai è un classe 95 e quindi è un perfetto ponte tra la generazione Z ed i millennials. Ha compreso l’importanza della comunicazione e del coinvolgimento degli appassionati di street art e di digital art è per questo motivo ha deciso di mettere in pali una serie di NFT tramite una caccia al tesoro.
Alla prima edizione hanno partecipato quasi 50 persone ed è da considerarsi come un’ulteriore scommessa vinta dall’artista: un progetto che è riuscito a creare un ponte tra strada, digital art ed NFT.
Se da una parte gli appassionati di street art hanno avuto modo di interessarsi e comprendere il potenziale di un NFT, dall’altra parte gli appassionati di digital art sono “usciti” dallo schermo ed hanno potuto toccare con la propria mano l’opera in maniera concreta.
Come partecipare alla caccia al tesoro?
Non è difficile partecipare ad una “Puppet Hunting”: è necessario cercare sui muri della propria città il Cryptopuppet disegnato da Lapo, scattarcisi un selfie e caricare la foto su Instagram e sul canale Discord.
Il progetto è in continuo cambiamento quindi la cosa principale da fare è seguire i canali social dell’artista e rimanere aggiornati su tutto, soprattutto per capire se la prossima caccia sarà nella tua città!
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