Nati e cresciuti a Valencia, i PichiAvo sono due street artist conosciuti in tutto il mondo per il loro stile esplosivo ed affascinante.
Il loro stile è un mix perfetto tra arte classica ed graffiti, caratterizzato da colori esplosivi e forme impressionanti. Essere riusciti a far convivere questi due movimenti artistici estremamente diversi, ha permesso ai PichiAvo di essere riconosciuti a livello internazionale: la loro Urban Mythology incanta l’osservatore catturandone l’attenzione al primo colpo.
Le differenze tra street art e graffiti writing – Street Art Graffiti Disagismi Urbani
PichiAvo: chi sono
Pichi ed Avo si sono conosciuti una domenica qualsiasi del 2007, per le strade di Valencia. Entrambi sono cresciuti all’interno della graffiti scene della città spagnola ed entrambi non hanno mai dimostrato interesse per l’egocentrismo che caratterizza gli artisti condividendo l’idea che l’opera deve essere più importante dell’artista.
Un incontro casuale, ma un unione naturale: loro stessi raccontano che non è stato per nulla difficile decidere di lavorare assieme, tutto è nato in maniera spontanea.
Pichi & Avo condividono la stessa inquietudine e le stesse idee: sacrificare leggermente il proprio stile per creare qualcosa di unico.
Ma soprattutto i due condividono la città di appartenenza: Valencia. Hanno sempre voluto mantenere i loro attrezzi ed il loro studio nella città spagnola, non tanto per una questione di ispirazione, quanto più per non perdere le proprie radici e non perdere quel quid magico che influenza la loro creatività, come l’aria che si respira a Valencia durante il periodo de Las Fallas.
1) La scelta della mitologia
Sia Pichi che Avo, oltre ad essere cresciuti come graffiti writer, hanno alle spalle degli studi tecnici imporanti: il primo, il cui stile è più spontaneo e grezzo è uscito dall’Accademia delle Belle Arti, il secondo, con uno stile più disciplinato e portato al disegno, ha invece un passato con Industrial Designer.
Durante il perfezionamento del loro stile congiunto, tra ricerche e studi di movimenti artistici, l’arte classica è quella con cui si sentono più connessi: nel tentativo di non perdere l’essenza del graffiti writing, mescolano le due cose dando vita a qualcosa di nuovo; nessuno aveva mai pensato di inserire immagini mitologiche nel mondo del graffiti writing.
Dietro alle opera dei PichiAvo ci sono più concetti, ma l’obiettivo è sempre quello di utilizzare l’arte classica per esaltare i graffiti, ed i graffiti per recuperare il classico ormai perduto cercando di rileggere i concetti mitologici e dandone una visione contemporanea.
2) Mitologia Urbana: come nascono le opere dei PichiAvo
La ricerca dei miti classici è qualcosa che richiede tempo: ore di studio in biblioteca, ricerche, ma soprattutto ascolto. L’ambiente e le persone sono ciò che porta Pichi ed Avo a scegliere un mito piuttosto che un altro.
Un esempio è il lavoro svolto a Lisbona: i PichiAvo sono rimasti entusiasti della parete scelta per il progetto Versus dalla Underdogs Gallery. Un muro che si affaccia sulla stazione ferroviaria, luogo molto importante nella cultura underground del graffiti writing ed a pochi passi dal mare: lo scenario perfetto per rappresentare Poseidone.
3) La tecnica ed il processo creativo
Il processo creativo dei PichiAvo è diverso da quello degli artisti abituati a dipingere grandi pareti.
Solitamente viene sviluppato il soggetto e poi tutto il resto. Il processo creativo di Pichi ed Avo è invece differente: inizialmente vengono distesi diversi strati di vernice colorata (solitamente colori caldi) sulla parete e successivamente vengono aggiunti i graffiti.
La creazione di una parete quasi totalmente ricoperta da graffiti lettering fa sì che la gente apprezzi questo movimento artistico e capisca che in realtà ci si possa convivere.
Terminata la base, il duo passo alla realizzazione della figura mitologica scelta: una rappresentazione iperrealistica della scultura classica del mito.
Infine vengono aggiunti dei livelli di pittura più leggera per generare l’effetto di trasparenza che caratterizza le opere dei PichiAvo.
Il tutto sembra molto complicato poichè è difficile comprendere come due persone riescano a lavorare con una così perfetta armonia, ma in realtà per i PichiAvo è un processo naturale.
4) Dai muri al 3D
Essendo artisti, cercando sempre di trovare nuove soluzioni e di esplorare nuovi campi, uscendo dalla propria zona di comfort.
Uno degli ultimi esperimenti, presentato nell’esibizione a cura della Underdogs Gallery di Lisbona dal titolo “Versus”, è stato investigare la terza dimensione: abituati a dipingere su tele, pareti o superfici piane, hanno deciso di aggiungere una terza dimensione alle loro opere creando sculture di piccole e grandi dimensioni.
Il risultato è stato pazzesco.
5) La Falla di Valencia
Nel 2019 il progetto presentato dai PichiAvo dal titolo Evreka viene scelto all’unanimità per rappresentare la falla principale di Valencia, quella della Plaza del Ayuntamiento.
Per due artisti nati e cresciuti a Valencia, si tratta di un riconoscimento sia artistico che personale di altissimo valore. La scelta dei PichiAvo prevede la rappresentazione del processo creativo artistico, molto importante e spesso sottovalutato nel periodo delle Fallas, tramite l’iconografia di una commedia greca in cui l’artista scopre la storia della propria opera.
Un peccato che sia stata bruciata, ma questa sono le Fallas: l’opera che può non persistere nel tempo è un concetto condiviso anche dai graffiti writer
6) PichiAvo in Italia: dove trovarli
Il più famoso muro in Italia dei PichiAvo si trova a Montecosaro, nelle marche (Un grazie all’associazione Anime di Strada per averli invitati)
Il muro è del 2018 e rappresenta Cupido, il Dio dell’amore e del desiderio. Pichi ed Avo sono rimasti affascinati da questa piccola città: portare la propria arte in piccole città, dove non c’è grande attività artistica, è tra i loro obiettivi.
In piccoli contesti come Montecosaro l’arte può fare la differenza: svegliare le persone e farle avvicinare a qualcosa di nuovi, creando sempre una reazione importante.
Il primo vero muro del duo spagnolo in Italia, però, si trova a Fondi, in provincia di Latina. Nel 2015 sono stati scelti come artisti di punta per il famoso festival Memorie Urbane: la loro esposizione dal titolo “Urban Iconomythology” è stata davvero una apripista alla loro carriera artistica.
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