Iglesias è un comune di circa 26000 abitanti della provincia del Sud Sardegna. Nonostante questo, il lato urban di Iglesias mi ha piacevolmente stupito: dai primi writing fino ai grandi muri, la città dimostra un forte legame con l’arte urbana.
Gran parte delle opere oggi presenti ad Iglesias sono frutto del lavoro di due realtà veramente interessanti: l’Associazione ENNE2 ed IglesiaStreetart.
Le differenze tra street art e graffiti writing – Street Art Graffiti Disagismi Urbani
I grandi muri di Iglesias
Sono diversi gli interventi urbani presenti sulle pareti degli edifici di Iglesias: tre si trovano in piena periferia, mentre altri tre sono praticamente in centro città
Serra Perdosa il quartiere popolare
I due muri più grandi di Iglesias, circa 200mq a testa, si trovano sulle facciate di alcuni palazzi del quartiere popolare di Serra Perdosa e sono opera di Giorgio Bartocci e Skan.
Se da una parte “Architettura Liquida N3” di Bartocci si presenta nel classico stile astratto dell’artista, dove l’opera sembra mutare continuamente, senza mai fermarsi ed attirando il nostro sguardo in maniera magnetica, dall’altra “False Memorie” di Skan, che si affaccia su uno dei cavalcavia più trafficati della città, ci porta ad indagare il nostro inconscio e le nostre memorie: un volto presentato su più livelli prospettici e distorti che scompare nel buio oppure nasce dal buio stesso, a seconda di come lo si vuole guardare.
Grazie a questi due muri il legame tra periferia e centro si fa sempre più forte creando quasi un percorso continuo grazie all’arte urbana.
Località su Pardu: il Liceo Artistico Asproni
A qualche centinaia di metri da Serra Perdosa troviamo la località su Pardu, altra zona periferica della città di Iglesias, dove ha sede il Liceo Artistico Asproni.
Proprio sulle pareti frontali di questo liceo, suddivise su più livelli di profondità, ha lavorato qualche anno fa un altro artista italiano molto conosciuto nell’ambito dell’astrattismo (ma già writer): 2501.
Il suo è uno stile inconfondibile caratterizzato da lunghe ed infinite righe parallele che seguono un percorso a tratti complesso ed a tratti semplice, che dall’alto verso il basso sembrano lasciarsi andare come un flusso d’acqua generando figure a cui l’occhio dell’osservatore non può rimanere indifferente.
I muri nel centro di Iglesias
Sono principalmente quattro gli interventi importanti nel centro di Iglesias.
Manu Invisible alla Sala Lepori
Sulle pareti della Sala Rita Lepori nei pressi dell’istituto Eleonora d’Arborea è possibile vedere l’opera di Manu Invisible: RADICI.
La parola vuole richiamare le importanti radici storiche di Iglesias fortemente legate al mondo minerario: le immagini ed i colori sono in perfetto contrasto con lo sfondo bianco e riescono perfettamente a catturare lo sguardo dell’osservatori ricordandogli ciò che è stato contemporaneamente il bene ed il male della città
Ciredz in Piazza Mario Attilio Sarigu
A pochi passi da questa umile piazza si trova un parcheggio su cui si affacciano alcune palazzine. Proprio sopra una delle pareti di queste palazzine si trova l’opera di Ciredz dal titolo Volume Effimero.
La particolarità di questo muro è la superficie su cui è stata creata, infatti ricopre più lati del volume architettonico creando quindi una sensazione di tridimensionalità e continuità unica nel suo genere.
Flavio Favelli al Mercato Civico
Alle spalle del Mercato Civico di Iglesias si può trovare un murale molto semplice, ma anche significativo, opera di Flavio Favelli.
Una enorme striscia rossa orizzontale divide a metà il muro e sopra di essa troviamo la scritta “PALMI RA“, ricordo del famoso logo del tonno Palmera e il motto “Fatto come piace a noi italiani”. Si tratta di un messaggio importante che l’artista vuole lanciare, cercando di far ragionare sulla dinamica della città di Palmira allora (parliamo del 2015) in preda ad una sanguinosa guerra civile.
Intervento del liceo artistico
A pochi passi dal muro di Ciredz si trova anche una vecchia cabina elettrica coperta dagli studenti del liceo artistico Remo Branca. Nulla di eclatante, ma sicuramente un’iniziativa per avvicinare i più giovani al mondo urban.
La Palestra Numero 2: un luogo pazzesco
Ad Iglesias probabilmente il luogo più interessante per il contesto urban è la Palestra Numero 2, la culla della controcultura giovanile cittadina e probabilmente il punto di riferimento per chi è interessato alla cultura hip hop.
Uno spazio che per alcuni periodi è stato lasciato andare a sè stesso (anche se non è mai stato abbandonato totalmente dalla vecchia guardia), ma che grazie ad una serie di interventi mirati è diventato il luogo da visitare per chi è appassionato di writing e si trova nel territorio dell’iglesiente, un vero e proprio esempio per tutta la Sardegna
Il piccolo skatepark, il campo da basket, il campetto da calcio in cemento, la pista per correre, le gradinate… tutto alla N°2 si sposa perfettamente con i writing ed i pezzi che sui muri di questo spazio sembrano quasi rassicurarti.
Il centro culturale di Iglesias
Uno dei luoghi più interessanti per quanto riguarda writing e street art ad Iglesias e mai citato erroneamente nelle guide è il centro culturale. Uno spazio ricreativo forse non tanto conosciuto, ma che presenta una serie infinta di pezzi per lo più fatti dai writer storici della città come Matz e Nero
Il writing ad Iglesias: NERO
Tutto quanto descritto fino al paragrafo precedente è poco per me rispetto a quanto Nero, storico writer di Iglesias, mi ha raccontato sull’evoluzione della cultura e della scena underground in città.
Oggi è tutto facile grazie ad internet, ma 30 anni fa non era così: le informazioni si diffondevano tramite qualche fanzine o con qualche foto fatta in viaggio, certamente non tramite la televisione.
Nero mi ha raccontato i suoi inizi, come si studiavano i pezzi quando internet non c’era ancora, tutta una serie di avventure vissute ed anche un interessante punto di vista rispetto alle nuove generazioni.
Sono diverse le Hall of Fame che Nero gestisce ad Iglesias, quasi tutti fuori dal centro città (Anche il centro culturale di Iglesias è praticamente quasi tutto opera suo): basta camminare, perdersi un po’ per le strade secondarie per imbattersi in qualche suo muro.
Ed i suoi muri meritano: nelle sue opere c’è una ricerca di stile ed uno studio della lettera veramente profondo.
Il ruolo che Nero ha avuto nell’evoluzione del writing ad Iglesias è fondamentale se si vuole cercare di percepire realmente il lato urban della città e la cosa che vi consiglio di fare è cercarlo, magari mentre lavora su qualche muro, e farvi raccontare direttamente da lui la storia di Iglesias.
E vi dirò di più: Nero è stata una figura simbolo negli anni passati alla Numero 2, ma questa è un’altra storia e sicuramente lui potrà raccontarvela meglio.
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